«Per la Clinica Fornaca il 2018 è stato un altro anno di grande crescita»


Il Direttore generale, Margherita Patti, sottolinea i risultati ottenuti in termini di attività di ricovero e di ambulatorio e ricorda le grandi novità dell’anno in chiusura: il restyiling del secondo piano del Padiglione C, il potenziamento della Risonanza magnetica nonché l’adozione di due robot che hanno ulteriormente migliorato l’offerta della Clinica. «Il 2018 è stato […]

Il Direttore generale, Margherita Patti, sottolinea i risultati ottenuti in termini di attività di ricovero e di ambulatorio e ricorda le grandi novità dell’anno in chiusura: il restyiling del secondo piano del Padiglione C, il potenziamento della Risonanza magnetica nonché l’adozione di due robot che hanno ulteriormente migliorato l’offerta della Clinica.

«Il 2018 è stato un anno estremamente positivo per la Clinica Fornaca, capace di supportare un numero sempre crescente di cittadini che scelgono la nostra Clinica, con elevatissimi quanto inattesi volumi di attività di ricovero e di ambulatorio. La Fornaca si è in questo modo confermata leader dell’area privata in Piemonte nonché riferimento prezioso sul territorio nazionale, in grado di accogliere pazienti da molte regioni italiane per via della sua organizzazione sanitaria e amministrativa. A tal proposito, desidero ringraziare una volta di più medici e pazienti che rappresentano per la Clinica uno stimolo continuo di impegno ed evoluzione, nonché tutto il personale che ancora una volta s’è mostrato pronto a recepire nel migliore dei modi le sollecitazioni ricevute».

Margherita Patti, Direttore generale della Clinica Fornaca, saluta con parole di grande soddisfazione l’anno che si sta chiudendo. Il 2018 è stato connotato, tra le altre cose, dalla conclusione dei lavori di restyling e ristrutturazione del secondo piano del Padiglione C della Clinica: «Oggi disponiamo di un modernissimo reparto di degenza polifunzionale e multispecialistico che ha immediatamente ricevuto il consenso di pazienti e medici – sottolinea il Direttore generale -. Una novità che tra le altre cose ha equiparato il livello dell’intera Clinica ai più moderni ed efficienti canoni di accoglienza».

Come da tradizione, la Clinica Fornaca ha riservato grande attenzione alla tecnologia e all’adozione di nuove apparecchiature in grado di aumentare le possibilità di prestazioni a disposizione dei pazienti. «In questo senso – conferma Margherita Patti – è stato fondamentale l’upgrade della Risonanza magnetica che, nei primi mesi del 2019, ci consentirà anche di avviare grazie ai nostri specialisti la Risonanza magnetica pediatrica e quella funzionale». L’anno nuovo porterà altresì in Clinica un nuovo robot: «Si tratterà del da Vinci X, macchina di ultima generazione che la Fornaca sarà l’unica realtà privata piemontese a poter vantare – prosegue il Direttore generale -. Parliamo di un robot con maggiore velocità nell’esecuzione chirurgica e con una visione molto in dettaglio che garantirà ancora maggiore sicurezza e facilità di esecuzione». Il da Vinci X raccoglierà il testimone dal robot che la scorsa primavera aveva fatto il proprio esordio in Clinica («È stato un esperimento pilota, utile ad avere informazioni preziose che nel 2019 ci porteranno a estendere gli interventi anche in campo toraco-polmonare», precisa ancora il DG).

Ancora in ambito robotico, Margherita Patti sottolinea l’importanza e l’efficacia dell’ultimo arrivato in ordine di tempo: «L’Excelsius GPS è in grado di stabilizzare la colonna vertebrale migliorando la precisione d’intervento e riducendo l’uso di raggi X caratteristico di altre tecniche mininvasive – sottolinea il Direttore generale -. È entrato in funzione nel mese di ottobre e ha subito prodotto importanti risultati dal punto di vista degli esiti chirurgici». E ancora un robot è stato il protagonista del Junior Day, l’evento che nel mese di maggio ha portato decine di bambini a conoscere con il da Vinci che troneggia nel blocco operatorio del Padiglione B: «È stata una giornata bellissima che ha inaugurato un nuovo corso – conclude il Direttore generale Margherita Patti -. I bambini hanno giocato con il robot, scoprendo così che l’ospedale non è un luogo triste o di cui bisogna avere paura, ma una possibilità che si ha per stare bene».