Epilessia

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Che cos’è l’epilessia?

L’epilessia è un disturbo neurologico che si caratterizza per l’interruzione dell’attività delle cellule nervose cerebrali con conseguenti convulsioni, periodi di comportamento insolito e talvolta perdita di coscienza.

Le crisi epilettiche variano da paziente a paziente e vengono classificate in convulsioni focali (parziali) e convulsioni generalizzate: nel primo caso la scarica delle cellule nervose si verifica in una sola regione della corteccia cerebrale, mentre nel secondo caso a essere interessata è l’intera corteccia.

Le convulsioni focali si dividono in semplici (in cui non si ha perdita di coscienza) e complesse (con perdita di coscienza). Le convulsioni focali semplici includono manifestazioni motorie, sensitive e sensoriali; quelle complesse invece determinano una modifica o perdita di coscienza.

Le crisi epilettiche generalizzate sono sei:

  1. Crisi di assenza, con rapida e fugace perdita di coscienza (dai 4 ai 20 secondi), tipica dei bambini e dei giovani.
  1. Convulsioni toniche, che causano un irrigidimento dei muscoli di schiena, braccia e gambe e spesso portano a una caduta.
  1. Convulsioni atone: causano una perdita del controllo muscolare con il rischio di cadute improvvise.
  1. Contrazioni cloniche: in genere colpiscono collo, viso e braccia e sono associate a movimenti muscolari ripetuti o ritmici.
  1. Crisi miocloniche: brevi sussulti che interessano braccia e gambe.
  1. Crisi tonico-cloniche: la forma più grave. Della durata di circa 5-10 minuti, sono caratterizzate da una fase di contrazione intensa di tutto il corpo, una fase con presenza di convulsioni e una fase di risoluzione con respirazione rumorosa e spesso perdite urinarie. Chi la subisce non ne ha poi alcun ricordo.

Quali sono le cause dell’epilessia?

In circa la metà dei casi le cause non sono note, in questi casi si parla di epilessie primarie o idiopatiche.

Negli altri casi, le epilessie secondarie, può esservi il coinvolgimento di diversi fattori:

  • fattori genetici;
  • traumi cranici;
  • altre condizioni patologiche a carico del cervello come tumori cerebrali o ictus;
  • malattie infettive come la meningite, Aids ed encefalite virale;
  • lesioni prenatali, come infezioni della madre, malnutrizione o carenza di ossigeno;
  • disturbi dello sviluppo come l’autismo e la neurofibromatosi.

 Quali sono i sintomi dell’epilessia?

I sintomi variano a seconda del tipo di epilessia:

  • confusione temporanea;
  • movimenti involontari delle braccia e delle gambe;
  • perdita di coscienza o di consapevolezza;
  • sintomi psichici di varia natura. 

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi si avvale di una visita neurologica e di diversi esami, come per esempio:

  • esame neurologico volto per testare il comportamento, le abilità motorie, la funzione mentale e altre capacità del paziente;
  • test neuropsicologici per la valutazione della capacità di pensiero, di memoria e di linguaggio;
  • esami del sangue, per verificare la presenza di infezioni, malattie genetiche o altre condizioni associabili alla malattia;
  • elettroencefalogramma, per individuare eventuali anomalie cerebrali.

Tra gli altri esami utili: TC, risonanza magnetica e risonanza magnetica funzionale (PET). In alcuni, tomografia ad emissione di fotone singolo (SPECT).