Dismenorrea

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Che cos’è la dismenorrea? 

Si parla di dismenorrea in presenza di dolori associati alle mestruazioni, la cui intensità può essere più o meno importante.

Questa condizione non è legata a complicazioni a carico dell’apparato riproduttivo e a essere più a rischio sono le adolescenti, le ragazze che hanno avuto la prima mestruazione prima degli 11 anni, chi ha un flusso abbondante o irregolare, chi non ha avuto figli. 

Quali sono le cause della dismenorrea?

Si parla di dismenorrea primaria quando non è ravvisabile una causa all’origine del dolore.

Nella dismenorrea secondaria invece i sintomi sono associati a patologie che riguardano l’apparato riproduttivo, come endometriosi, fibromi uterini, infezioni o stenosi della cervice uterina e adenomiosi.

I dolori sono conseguenti alle contrazioni uterine stimolare dalle prostaglandine. 

Quali sono i sintomi della dismenorrea?

Il sintomo tipico della dismenorrea è un dolore crampiforme nel basso ventre, in cui momenti di dolore acuto si alternano a momenti più sopportabili. Il dolore può raggiungere la zona lombare e gli arti inferiori e può essere associato a:

  • Nausea
  • Vomito
  • Vertigini
  • Intensa sudorazione
  • Scariche di diarrea

Nella dismenorrea primaria i dolori si presentano un paio di giorni prima delle mestruazioni e possono protrarsi per diversi giorni, a seconda delle donne. Con il passare degli anni tendono a diminuire e possono non presentarsi più dopo la prima gravidanza.

Nella dismenorrea secondaria il dolore può iniziare con qualche giorno di anticipo e durare più a lungo; spesso è l’unico sintomo.

Come si effettua la diagnosi?

È il ginecologo a effettuare la diagnosi di dismenorrea, grazie all’ascolto dei sintomi riferiti dal paziente e all’osservazione dell’apparato riproduttivo mediante visita ginecologica ed ecografia transvaginale.

Se la paziente è affetta da dismenorrea secondaria potrebbe essere sottoposta a risonanza magnetica, isteroscopia e laparoscopia.