Alterata visione dei colori

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Nel caso in cui non si tratti di un vero e proprio difetto congenito della vista, l’alterata visione dei colori è una problematica determinata, per lo più, da una lesione improvvisa delle vie ottiche che può allargarsi ad altre zone limitrofe, quali nervo ottico, macula, retina e coroide.

Si tratta di un disturbo che può colpire un occhio (unilaterale) o tutti e due (bilaterale) in modi anche molto diversi, ad esempio con l’affievolimento più o meno grave di alcuni colori, soprattutto il rosso, la visione dei colori sui toni del grigio o comunque meno intensa e associata talvolta a una riduzione progressiva della vista.

Quali malattie possono essere correlate all’alterata visione dei colori?

Tra le patologie che possono essere associate all’alterazione nella visione dei colori troviamo:

  • Ictus
  • Neurite ottica
  • Retinite pigmentosa
  • Retinoblastoma
  • Retinopatia diabetica
  • Ulcera corneale
  • Degenerazione maculare

Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e si raccomanda sempre di rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza sistematica dei sintomi esposti.

Sono disponibili rimedi per l’alterata visione dei colori?

Il trattamento di questa problematica della vista può cominciare solo dopo una diagnosi diretta che possa identificare le origini alla base di essa. In linea di massima, la terapia farmacologica viene adottata quando è presente un’infezione o un’infiammazione delle vie ottiche.

In tutti gli altri casi si provvede a curare la patologia principale per cui la visione alterata dei colori rappresenta un sintomo secondario. In questi casi la terapia può essere farmacologica, chemioterapica o chirurgica in base alle situazioni specifiche del soggetto che ne viene colpito.

Quando è opportuno consultare il proprio medico in caso di visione alterata dei colori?

Se ci si ritrova in una situazione in cui la visione dei colori subisce un’alterazione persistente è necessario sottoporsi immediatamente a terapie e cure sanitarie perché il sintomo potrebbe essere associato a patologie, come l’ictus, per le quali un rapido intervento è indispensabile per garantire maggiori possibilità di guarigione.