Carannante Giuseppe

Specialità di competenza

Il dottor Carannante è laureato in Medicina e chirurgia e ha conseguito le specializzazioni in Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso, Neurochirurgia nonché il Master biennale  di Bioetica ed Etica applicata. E’ stato dirigente medico di Ortopedia agli ospedali CTO e Maria Adelaide dal 1970 al 1990 e primario di Chirurgia vertebrale all’Azienda ospedaliera CTO-Maria Adelaide dal 1991 al 2006, dal 2007  all’agosto 2015  ha lavorato con la Chirurgia vertebrale di Humanitas Cellini. Dal 1982 al 2006 al CTO ha eseguito, in qualità di primo operatore, circa 2000 interventi di stabilizzazione di lesioni traumatiche vertebro-midollari del tratto cervicale, toracico, lombare sovente con duplice approccio simultaneo: anteriore (toracotomico, lombotomico) e posteriore.

Il dottor Carannante ha insegnato Traumatologia dell’apparato locomotore presso la Scuola di Specializzazione di Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso dal 1974 al 1995 ed è stato titolare del corso di “Trattamento del politraumatizzato” presso la Scuola di Specializzazione di Ortopedia e Traumatologia dal 1992 al 2006. E’ stato anche professore a contratto per l’insegnamento della “Patologia del medulloleso traumatico, dalla fase acuta al reinserimento sociale” presso la Scuola di Specializzazione di Ortopedia e Traumatologia dal 2007 al 2011.

Membro del Consiglio direttivo di Rainbow for Africa (Associazione Onlus per la cooperazione sanitaria ed umanitaria in Africa), nel 2010 il dottor Carannante ha svolto una missione in Etiopia per la didattica della Chirurgia Vertebrale presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Mekallé. Svolge inoltre attività specialistica ambulatoriale presso il poliambulatorio migranti del Sermig e  Croce Rossa Italiana. In qualità di componente del Consiglio direttivo della Società Italiana Medica di Paraplegia (So.M.I.Par.) svolge attività di approfondimento e verifica scientifica delle proposte terapeutiche inerenti il trattamento della lesione vertebromidollare, quale ad esempio la possibilità di impiego delle cellule staminali.