Accademia di Medicina: torna a splendere l’affresco “La Crocifissione”, dedicato ai medici vittime del Covid-19


È stato inaugurato e svelato lo scorso 27 settembre, presso la prestigiosa sede dell’Accademia di Medicina di Torino, in via Po, l’imponente affresco seicentesco “La Crocifissione”, attribuito a Bartolomeo Guidobono, recentemente restaurato su iniziativa dell’Accademia grazie al contributo di numeri soggetti, associazioni e istituzioni, tra cui la Clinica Fornaca. L’opera di restaura è stata dedicata […]

È stato inaugurato e svelato lo scorso 27 settembre, presso la prestigiosa sede dell’Accademia di Medicina di Torino, in via Po, l’imponente affresco seicentesco “La Crocifissione”, attribuito a Bartolomeo Guidobono, recentemente restaurato su iniziativa dell’Accademia grazie al contributo di numeri soggetti, associazioni e istituzioni, tra cui la Clinica Fornaca.

L’opera di restaura è stata dedicata ai 22 medici piemontesi che si sono sacrificati durante la pandemia da COVID-19, i cui nominativi sono riportati, a futura memoria, in una targa collocata in prossimità dell’affresco.

Durante l’inaugurazione, il Prof. Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina, ha espresso “tutto il nostro compiacimento per il completamento di un’iniziativa con la quale, accompagnata dalla ristrutturazione dello scalone di accesso al piano nobile, l’Accademia di Medicina ha inteso fornire il suo contributo per riportare all’antica bellezza un palazzo storico della Città” e sente il dovere “di ringraziare tutte le persone, non solo Soci dell’Accademia, che con piccole o grandi somme hanno aderito alla pubblica sottoscrizione che abbiamo promosso, ma anche tutte le istituzioni, pubbliche e private, che hanno generosamente contribuito al finanziamento dell’operazione e che verranno esplicitamente ricordate in una targa esplicativa degli interventi effettuati; in particolare la Fondazione CRT, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Piemonte, il F.R.A.C.H., il Rotary Club Torino e la Rete del dono”.

L’affresco – strappato da parete è collocato su tre pannelli accostati – trova posto sulla parete del primo pianerottolo dello scalone d’onore (da dove proveniva ed era nato in origine) ed è visibile da chiunque entra nel palazzo. L’ultima attività di restauro risaliva a oltre 50 anni fa.

Nel pannello inferiore sono presentati alcuni soldati, seduti ed altre persone colte in movimento; fanno da quinta in lontananza un paesaggio con montagne, probabilmente a rappresentare Torino. Sono dipinte nel secondo pannello le tre grandi croci: sulla croce centrale è dipinto in piena luce il Cristo Crocifisso, ai due lati in penombra le altre due croci. Alla base della croce centrale, a sinistra è la Vergine sorretta dalle pie donne in posizione eretta, mentre seduta su un grande masso è la Maddalena; alla destra è un soldato colto di spalle sopra di un cavallo bianco.

Nel pannello superiore è rappresentata prevalentemente la parte sommitale delle croci, con cartiglio per quella centrale, che si stagliano in un cielo con nuvole e si conclude il tutto con la quadratura architettonica, che vede le due paraste laterali alla scena complete dei capitelli che le sormontano e un architrave a concludere il riquadro in alto.

Al centro sopra alla croce e prossima al cornicione, è rappresentata la Colomba simbolo dello Spirito Santo.