“Dentro la vita”, un video mapping colora i muri esterni della Fornaca


È attivo nelle ore notturne sulla facciata della Clinica che affaccia su corso Galileo Ferraris «Si tratta di un gesto simbolico teso a sensibilizzare tutti sull’importanza della Ricerca scientifica», spiega il Direttore generale della Fornaca, Margherita Patti.   “Dentro la vita”: da qualche giorno la facciata della Clinica Fornaca che dà su corso Galileo Ferraris […]

È attivo nelle ore notturne sulla facciata della Clinica che affaccia su corso Galileo Ferraris «Si tratta di un gesto simbolico teso a sensibilizzare tutti sull’importanza della Ricerca scientifica», spiega il Direttore generale della Fornaca, Margherita Patti.

 

Dentro la vita”: da qualche giorno la facciata della Clinica Fornaca che dà su corso Galileo Ferraris rimanda nottetempo questo messaggio. Si tratta del luminoso e colorato “video mapping” che invita a sostenere la Ricerca scientifica: «Si tratta di un gesto simbolico teso a sensibilizzare tutti sull’importanza della Ricerca scientifica», spiega il Direttore generale della Clinica Fornaca, Margherita Patti. Che aggiunge: «La storia, il prestigio e l’affidabilità che sono proprie della Fornaca ci hanno portato a farci carico di un messaggio tanto importante da rivolgere a tutta la città. Tutti noi possiamo fare qualcosa per favorire la Ricerca scientifica e la nostra azione di questi giorni intende sottolinearlo».

Il video mapping sulla facciata della Clinica Fornaca è attivo tutte le notti fino alla metà di luglio: l’effetto artistico che si coglie transitando in largo Vittorio Emanuele II non lascia indifferenti e dona una colorazione speciale all’intera Clinica. “Dentro la vita” è lo slogan scelto quest’anno dalla Fondazione Humanitas per la Ricerca per veicolare un messaggio universale di attenzione verso la Ricerca scientifica.

Nello studio di malattie come tumori, infarto, ictus, patologie autoimmuni, neurologiche e osteoarticolari si concentra oggi una parte importante della lavoro di Ricerca scientifica, affidato a ricercatori e medici degli ospedali che lavorano insieme alla continua ricerca di nuove cure e utilizzano tecnologie avanzate che vanno dalla genetica all’imaging molecolare, spesso operando in rete con centri di eccellenza di tutto il mondo.

La Ricerca scientifica può essere sostenuta anche donando il proprio 5×1000: «Un gesto – conclude Margherita Patti – che, oltre alla pura valenza economica in grado di far acquisire le migliori strumentazioni e di istituire borse di studio e finanziamenti ai giovani ricercatori, permette a tutti i cittadini di sentire la Ricerca scientifica come una priorità e di contribuire in modo diretto alla sua affermazione».