Fornaca e Accademia di Medicina promuovono la cultura scientifica


Eventi dedicati alla promozione della salute e della prevenzione tra gli obiettivi dell’accordo che mette insieme due realtà da sempre attente a registrare i progressi in campo medico e scientifico.   Clinica Fornaca e Accademia di Medicina di Torino mettono insieme le rispettive tradizioni e competenze al fine di promuovere la cultura scientifica e favorire […]

Eventi dedicati alla promozione della salute e della prevenzione tra gli obiettivi dell’accordo che mette insieme due realtà da sempre attente a registrare i progressi in campo medico e scientifico.

 

Clinica Fornaca e Accademia di Medicina di Torino mettono insieme le rispettive tradizioni e competenze al fine di promuovere la cultura scientifica e favorire la formazione in ambito medico: insieme organizzeranno eventi dedicati alla promozione della salute e della prevenzione e finalizzati al mettere in circolo le eccellenze che caratterizzano la sanità piemontese, i medici della Fornaca e i soci dell’Accademia di Medicina.

Come sottolinea il professor Giancarlo Isaia, presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, ordinario di Medicina interna e responsabile di Geriatria e Malattie metaboliche dell’osso della Città della Salute e della Scienza di Torino: «Lo scopo dell’incontro tra le due realtà è lo stesso che anima da sempre l’attività dell’Accademia di Medicina: promuovere la cultura scientifica attraverso il confronto, lo studio e la crescita comune». Un concetto condiviso dal Direttore generale della Clinica Fornaca, Margherita Patti: «Sarà un’occasione di scambio che condurrà a una crescita complessiva dei contenuti affrontati nel corso degli anni dal nostro Comitato scientifico ed esposti con regolarità alla platea di professionisti che lavora nella nostra Clinica».

L’Accademia di Medicina di Torino è stata fondata nel 1846 e ha sempre incorporato figure di grande peso nella storia della sanità regionale e nazionale. Tra i vari presidenti che si sono succeduti alla sua guida figurano anche Giulio Bizzozero, Cesare Lombroso, Achille Mario Dogliotti e Mario Umberto Dianzani. «Era nata proprio con obiettivi di formazione – aggiunge il professor Isaia -. Al tempo c’erano pochi libri, non esistevano i congressi né tantomeno Internet: per aggiornarsi, i medici utilizzavano anche l’Accademia di Medicina, dove potevano sottoporre i loro casi, confrontarsi con gli universitari e condurre assieme a loro esperimenti medici e scientifici».

Sono 120 i soci dell’Accademia di Medicina di Torino: accanto al presidente figurano, in veste di vice presidente, la dottoressa Teresa Cammarota, primario emerito di Radiologia della Città della Salute e della Scienza di Torino nonché presidente del Comitato scientifico della Fornaca e, in qualità di past president, il dottor Alessandro Comandone, responsabile dell’Oncologia di Humanitas Gradenigo. «L’attività dell’Accademia di Medicina si sforza di essere il più trasversale possibile e di raggiungere, oltre che i medici senior, anche specializzandi e studenti – prosegue il professor Isaia -. La scelta dei temi trattati è perciò molto spesso calibrata su temi di interesse comune, come quando si parlerà degli effetti del fumo di tabacco o delle nuove terapie per il carcinoma prostatico».

Il ciclo di incontri primaverili proposti dall’Accademia di Medicina si concluderà venerdì 22 giugno con “Le valvulopatie dell’anziano: un problema o un’opportunità?”, appuntamento che vedrà l’introduzione della dottoressa Patrizia Presbitero, cardiologa di Humanitas e gli interventi della dottoressa Sonia Petronio (Azienda ospedaliera-universitaria di Pisa) e del dottor Antonio Colombo (Milano). Il ciclo di conferenze riprenderà poi il prossimo autunno, al pari di quello proposto dal Comitato scientifico della Clinica Fornaca: «Nel corso degli anni abbiamo organizzato incontri che hanno permesso il confronto sui temi più attuali della Medicina contemporanea – conclude Margherita Patti, Direttore generale della Fornaca -. L’accordo con l’Accademia di Medicina ci permetterà di proseguire ancora in questa direzione».