Fornaca, diagnosi più rapide e accurate col nuovo Ris Pacs


Si aggiorna il “Sistema informatico radiologico” della Clinica, all’avanguardia nella gestione dell’imaging. Dal referto strutturato alla possibilità d’accesso immediato ai vecchi esami, semplificate le procedure che portano le radiografie all’attenzione del medico specialista. Radiografie ancora più accurate, facilmente condivisibili anche a distanza e sempre più indicative per la diagnosi del paziente. Alla Clinica Fornaca è […]

Si aggiorna il “Sistema informatico radiologico” della Clinica, all’avanguardia nella gestione dell’imaging. Dal referto strutturato alla possibilità d’accesso immediato ai vecchi esami, semplificate le procedure che portano le radiografie all’attenzione del medico specialista.

Radiografie ancora più accurate, facilmente condivisibili anche a distanza e sempre più indicative per la diagnosi del paziente. Alla Clinica Fornaca è attivo il nuovo Ris Pacs (di fatto un Sistema informatico radiologico che gestisce un Sistema indicizzato di archiviazione immagini): «Possiede caratteristiche professionali e gestionali di prim’ordine – osserva il dottor Carlo Faletti, radiologo della Fornaca – e pone ancora una volta la Clinica all’avanguardia in materia di imaging».

Una delle novità introdotte dal nuovo Ris Pacs è quella che riguarda il cosiddetto referto strutturato: le immagini che hanno ispirato la conclusione del referto sono facilmente consultabili attraverso alcuni collegamenti ipertestuali, tutti a disposizione del medico specialista e del paziente. «Una Tac al torace contiene circa 400 immagini – aggiunge il dottor Faletti -, una Tac all’addome arriva fino a 700 e quando segnala un nodulo epatico quest’ultimo risulta visibile in appena quattro o cinque immagini. Il nuovo Ris Pacs ci permette di “evidenziarlo” con il collegamento ipertestuale facilitando il lavoro di chi sarà chiamato a leggerlo».

«Il nuovo sistema – aggiunge l’ingegner Augusta Tralli, responsabile dei Servizi informativi della Clinica Fornaca – porta con sé alcuni miglioramenti preziosi per il lavoro dell’intera struttura. Gli esami archiviati saranno più facilmente accessibili, le immagini saranno disponibili per i professionisti interessati in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, i referti saranno firmati digitalmente e inseriti nel cd consegnato al paziente nonché stampabili a sistema e validi come documentazione effettiva».

«In campo radiologico – prosegue il dottor Faletti – l’avvento del digitale rappresenta una svolta epocale in atto da almeno 15 anni. Possiamo ingrandire le immagini ottimizzandone prodotto e diagnosi, possiamo catalogare, archiviare e tipizzare ogni singola procedura. Il risultato finale è la crescita culturale e professionale del radiologo, sposata alla maggiore facilità d’approccio nell’usufruire clinico dell’immagine». Un’evoluzione confermata anche dalle parole dell’ingegner Tralli: «Questo processo – fa notare – comporta l’assoluta affidabilità del processo di attribuzione delle immagini al paziente, identificato al momento dell’accettazione e da lì in avanti legato in modo indissolubile al Pacs. Un altro vantaggio pratico ed evidente è l’eliminazione della pellicola, non più lastre ma immagini visualizzabili in più punti della Clinica, dalla sala operatoria al reparto di degenza».