Fornaca s’è illuminata di rosa per la prevenzione del tumore al seno


In questo modo la Clinica ha aderito al progetto di prevenzione “Sorrisi in Rosa”. «Una donna su otto ha avuto un’esperienza di tumore alla mammella: esami specialistici sono raccomandati per chi ha superato i 40 anni e consigliati alle donne più giovani», dice la dottoressa Giovanna Mariscotti, responsabile della Diagnostica senologica della Fornaca. S’è illuminata […]

In questo modo la Clinica ha aderito al progetto di prevenzione “Sorrisi in Rosa”. «Una donna su otto ha avuto un’esperienza di tumore alla mammella: esami specialistici sono raccomandati per chi ha superato i 40 anni e consigliati alle donne più giovani», dice la dottoressa Giovanna Mariscotti, responsabile della Diagnostica senologica della Fornaca.

S’è illuminata di rosa per tutto il mese d’ottobre per sottolineare l’importanza della prevenzione nell’ambito del tumore al seno. La Clinica Fornaca ha aderito in questo modo a “Sorrisi in rosa”, il progetto di prevenzione senologica che dal 2017 raggiunge ogni anno migliaia di donne in diverse città d’Italia grazie alle iniziative suggerite dai senologi degli ospedali Humanitas. Tutte le donne hanno avuto la possibilità di raccontare la propria storia personale sul portale www.sorrisinrosa.it che ha veicolato con grande successo il mese della prevenzione. Per sensibilizzare su un tema tanto importate, oltre all’illuminazione serale e notturna della Clinica, la Fornaca ha regalato una pochette rosa a tutte le pazienti che a ottobre hanno usufruito della prevenzione senologica e ha dotato di un foulard rosa tutto il personale di accoglienza della Clinica.

«Occorre sempre ricordare come una donna su otto ha avuto o ha tuttora un’esperienza di tumore alla mammella – ricorda la dottoressa Giovanna Mariscotti, responsabile della Diagnostica senologica della Clinica Fornaca -. Ecco perché esame senologico con visita, mammografia ed ecografia da eseguire tutti gli anni restano fortemente raccomandate per chi ha superato il 40esimo anno di età, ma anche per le fasce giovanili che oggi non incluse nello screening. Per tutte le donne sono molto importanti la prevenzione e il diritto alla qualità di cura, dalla diagnosi ai trattamenti fino al follow–up». Perché se il numero di casi è ancora in costante aumento, rispetto al passato sono molto migliorate le percentuali di guarigione, al punto che oggi, per i tumori inferiori al centimetro, la percentuale di sopravvivenza raggiunge il 97 per cento. «Il lavoro della Senologia è rivolto all’individuazione di tumori della mammella sempre più piccoli – conclude la dottoressa Mariscotti –. In virtù della diagnosi precoce, oggi si può asportare solo il tumore con poco tessuto intorno: resezioni piccole e accurate garantiscono un grosso vantaggio dal punto di vista estetico e della sicurezza».