IMAGE 2016 ha svelato l’Endoscopia del futuro


Coordinato dal professor Alessandro Repici, il convegno internazionale ha richiamato oltre 700 specialisti da tutto il mondo e illustrato le maggiori innovazioni di cura. Ha richiamato oltre 700 gastroenterologi ed endoscopisti provenienti da dodici paesi al mondo IMAGE (International meeting advanced gastroenterology endoscopy), convegno internazionale sulle nuove frontiere dell’endoscopia che s’è tenuto tra il 16 […]

Coordinato dal professor Alessandro Repici, il convegno internazionale ha richiamato oltre 700 specialisti da tutto il mondo e illustrato le maggiori innovazioni di cura.

Ha richiamato oltre 700 gastroenterologi ed endoscopisti provenienti da dodici paesi al mondo IMAGE (International meeting advanced gastroenterology endoscopy), convegno internazionale sulle nuove frontiere dell’endoscopia che s’è tenuto tra il 16 e il 18 giugno all’Istituto clinico Humanitas di Milano. Tra i coordinatori di IMAGE figurava il professor Alessandro Repici, medico della Clinica Fornaca, docente di Gastroenterologia alla Humanitas University e direttore di Endoscopia dell’Istituto clinico Humanitas di Milano.

Oltre a fare il punto sulle più importanti innovazioni tecnologiche e di cura con approccio mini-invasivo per le malattie gastroenterologiche, IMAGE s’è anche caratterizzato per la possibilità di assistere a sessioni “live”. Tra gli argomenti al centro dei lavori ha occupato un posto di rilevo l’anteprima mondiale di Erbe, l’elettro-bisturi che guida la mano dell’endoscopista: «Ha la capacità di leggere la resistenza dei tessuti e di adeguarvi forza e intensità di taglio – ha spiegato nell’occasione il professor Repici -. Per il paziente ne conseguono maggiore efficacia del trattamento e maggiore sicurezza». Di altrettanto interesse s’è rivelata la seconda grande novità di IMAGE: il colonscopio Ewave. «Permette una migliore visuale del colon – ha proseguito il professor Repici – e garantisce maggiore accuratezza nell’esecuzione dell’esame, tanto da individuare le lesioni precancerose più piccole e nascoste». Un’innovazione che sancisce un approdo importante per la colonscopia e per la diagnosi precoce.

Gli specialisti provenienti da tutto il mondo hanno infine mostrato grande interesse anche per Hot Axios, il device per il drenaggio dei fluidi pancreatici che non sottopone il paziente ai raggi X ma si avvale dell’ecografia endoscopica. Già disponibile in Humanitas, Hot Axios è raccomandabile per la sua precisione: «Merito di un ago che consente di elettrocauterizzare i tessuti, penetrandoli in sicurezza fino al livello della lesione-target da drenare», ha osservato il professor Repici.

Le lezioni teoriche e le sessioni di “live surgery” hanno riservato un focus particolare sull’ablazione con radiofrequenza endoscopica, una procedura che consiste nella distruzione del tessuto esofageo mediante una fonte di calore e sulle mucosectomie, resezioni parziali del tessuto esofageo indicate quando le biopsie evidenziano una displasia di alto grado. La formazione endoscopica che richiede un approccio visivo, per questo motivo le sessioni di live surgery detengono uno scopo eminentemente didattico e ben si prestano alle peculiarità della formazione.

 

Oltre che dal professor Alessandro Repici, IMAGE è stato coordinato dal professor Alberto Malesci e dal professor Silvio Danese, rispettivamente responsabili del Dipartimento di Gastroentrologia e del Centro Malattie infiammatorie intestinali dell’Istituto clinico Humanitas di Milano.