Immunità e immunoterapia del cancro: il sogno e la sfida del professor Mantovani


Martedì 26 novembre il Direttore scientifico di Humanitas inaugurerà l’Anno accademico 2019-2020 dell’Accademia di Medicina di Torino: «Il sogno di utilizzare le armi del sistema immunitario contro il cancro sta diventando realtà e rivoluzionando la cura, ma occorre compiere altra strada per offrire a tutti le cure migliori». “Immunologia dei tumori: un sogno e una […]

Martedì 26 novembre il Direttore scientifico di Humanitas inaugurerà l’Anno accademico 2019-2020 dell’Accademia di Medicina di Torino: «Il sogno di utilizzare le armi del sistema immunitario contro il cancro sta diventando realtà e rivoluzionando la cura, ma occorre compiere altra strada per offrire a tutti le cure migliori».

Immunologia dei tumori: un sogno e una sfida”. È questo il titolo della lettura che il professor Alberto Mantovani, Direttore scientifico di Humanitas, terrà alle ore 17 di martedì 26 novembre all’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18) in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico 2019-2020. Preceduto dalla relazione del presidente dell’Accademia di Medicina, professor Giancarlo Isaia e introdotto dal professor Umberto Dianzani, il professor Mantovani si soffermerà su un concetto a lui molto caro: «Negli ultimi anni, il sogno dei padri della Medicina di utilizzare le armi del sistema immunitario contro il cancro sta diventando realtà e rivoluzionando la cura. Merito delle terapie immunologiche che si sono affiancate con successo alle strategie tradizionali nella lotta ai tumori come la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e le terapie mirate».

Nel suo libro “Bersaglio Mobile. Il ruolo del sistema immunitario nella lotta al cancro”, pubblicato da Mondadori nel 2018, il professor Mantovani parla anche di anticorpi e di vaccini: «I vaccini preventivi sono già realtà, quelli terapeutici rappresentano una speranza su cui si lavora in tutto il mondo» Risultati di valore inestimabile che però non devono far sentire appagata la comunità scientifica internazionale: «Non possiamo e non dobbiamo essere soddisfatti – ribadisce il professor Mantovani -. Perché abbiamo ancora molta strada da fare per sfruttare al meglio l’enorme potenziale delle terapie immunologiche».

E qui entra in ballo il concetto di “sfida”: «Quella che si apre davanti a noi ci impegna non solo a trovare nuove armi sempre più efficaci, ma anche a coniugare l’avanzamento tecnologico, diagnostico e terapeutico, con la sostenibilità». Significa che poter predire quali pazienti possono beneficiare delle terapie innovative, spesso dal costo elevato, può permettere di mirarne l’utilizzo, a beneficio della sostenibilità del sistema. «Indispensabile per continuare a offrire a tutti le cure migliori – ribadisce il professor Alberto Mantovani -. La condivisione delle terapie più nuove ed efficaci, all’interno del nostro Paese ma anche a livello mondiale, costituisce un’altra sfida cui non possiamo sottrarci».

L’ingresso alla serata inaugurale dell’Accademia di Medicina di Torino è libero fino all’esaurimento dei posti in sala.