Italian Spine Summit: la Chirurgia della colonna protagonista a Torino


Si è tenuto il 22 e 23 ottobre a Torino l’Italian Spine Summit, una due giorni prestigiosa per fare il punto sulla Chirurgia della Colonna coordinata dalla Spineart Italia Academy. Focus del Summit, le nuove strategie, tecniche e materiali per la cura del rachide degenerativo e oncologico. «La chirurgia spinale negli ultimi anni è stato […]

Si è tenuto il 22 e 23 ottobre a Torino l’Italian Spine Summit, una due giorni prestigiosa per fare il punto sulla Chirurgia della Colonna coordinata dalla Spineart Italia Academy. Focus del Summit, le nuove strategie, tecniche e materiali per la cura del rachide degenerativo e oncologico.

«La chirurgia spinale negli ultimi anni è stato teatro di diverse innovazioni tecnologiche e culturali che ne hanno modificato le caratteristiche – ha introdotto il Prof. Diego Garbossa, Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Torino e AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e Chairman dell’evento -. Nonostante i progressi, a oggi non esistono univoche linee guida che possano comprendere tutti gli aspetti più complessi di questa disciplina. L’obiettivo di questa due giorni di summit è stato fare il punto sullo stato dell’arte. Inoltre, fare una discussione aperta e schietta su casi clinici è stato un ottimo metodo per tendere ad un atteggiamento condiviso di condotta su alcuni aspetti della chirurgia spinale».

Tra i chairman e moderatori, oltre al prof. Garbossa, anche il dott. Marco Bozzaro (responsabile di Chirurgia vertebrale all’ospedale Humanitas Gradenigo di Torino) e il dott. Marco Mannino (responsabile di Chirurgia vertebrale IV in Humanitas Cellini).

A inaugurare l’evento, una lectio magistralis del prof. Umberto Galimberti dedicata alla Medicina nell’età della tecnica, spunto di riflessione alto per i professionisti presenti: «Nell’età della Tecnica la Medicina ha fatto “scomparire” l’uomo. In questa medicina i medici “pro-curano” rimedi, farmaci, esami. La Medicina ha attraversato tre fasi sulle quali ha ancorato la propria identità: la prima è stata quella della Medicina antica che era Geocentrica; intorno al XVII secolo, con Cartesio ecco la seconda fase: la Medicina è morbocentrica. Al centro di tutto vi è la malattia e il paziente è uscito dallo scenario. La terza fase è quella auspicabile: una Medicina che diventi antropocentrica, che metta al centro l’uomo nella sua globalità».

Ad aprire il secondo giorno di lavori, la lettura congiunta del prof. Umberto Ricardi (docente di Radioterapia presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università degli Studi di Torino e Direttore di Radioterapia oncologica presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) e del dott. Fabio Cofano (neurochirurgo e ricercatore universitario presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e l’ospedale Humanitas Gradenigo) dedicata al ruolo dello “score” nelle metastasi spinali.