Monsignor Nosiglia in visita pastorale alla Clinica Fornaca


L’Arcivescovo di Torino ha incontrato i pazienti e il personale: Al centro di qualsiasi cura ci sia sempre l’uomo: conoscerlo aiuterà chi lo cura ad andargli incontro nel miglior modo possibile»   Un sabato particolare per i pazienti e per il personale della Clinica Fornaca che il 13 febbraio hanno ricevuto la visita pastorale dell’Arcivescovo […]

L’Arcivescovo di Torino ha incontrato i pazienti e il personale: Al centro di qualsiasi cura ci sia sempre l’uomo: conoscerlo aiuterà chi lo cura ad andargli incontro nel miglior modo possibile»

 

Un sabato particolare per i pazienti e per il personale della Clinica Fornaca che il 13 febbraio hanno ricevuto la visita pastorale dell’Arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. È stata un’intensa mattinata, cominciata con un incontro nella Sala Vittorio Emanuele II della Clinica, proseguita con un momento di preghiera all’interno della cappella e conclusa con una visita nei vari reparti di degenza dove monsignor Nosiglia s’è a lungo intrattenuto con i pazienti e i loro familiari.

È stata il Direttore generale, Margherita Patti, a presentare all’Arcivescovo di Torino la Clinica Fornaca, accompagnandolo nei diversi padiglioni che la compongono e illustrandone i recenti lavori che hanno portato alla costruzione di un nuovo reparto di degenza. Ad accogliere monsignor Nosiglia e a condurlo lungo i vari momenti della visita c’erano anche il presidente e l’amministratore delegato della Fornaca, Enrico Marenco di Moriondo e Fabio Marchi; il direttore sanitario e il direttore dei servizi infermieristici e assistenziali della Clinica, dottoressa Renata Ranieri e dottor Aldo Montanaro.

Durante il suo colloquio con i dirigenti della Clinica Fornaca, monsignor Nosiglia ha tenuto a ricordare che: «Al centro di qualsiasi cura deve sempre esserci l’uomo – ha affermato -. La tecnica è importante ma l’aspetto etico non va mai dimenticato: la diagnosi può essere la stessa ma ogni paziente è diverso dall’altro e conoscerlo aiuta chi lo cura ad andargli incontro nel miglior modo possibile». L’Arcivescovo s’è altresì soffermato sull’importanza che lo studio e la formazione rivestono anche in ambito sanitario: «Formazione, lavoro e welfare non sono ambiti separati ma aspetti che devono sempre essere collegati per includere al meglio tutte le persone», ha concluso.

Dal canto suo, l’amministratore delegato della Fornaca, Fabio Marchi, ha richiamato i valori che compongono la “mission” della Clinica: rigore professionale, attenzione verso i progressi della medicina, umanità nell’accoglienza e nell’assistenza. «Da anni la Fornaca lavora tutti i giorni in questa direzione – ha osservato -, richiamandosi alla lunga tradizione della Clinica e offrendo ai propri pazienti la professionalità e l’umanità di tutto il personale medico, infermieristico e assistenziale».

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