Giovanni Succo è Presidente della Società Europea di Oncologia Cervico Cefalica


L’otorinolaringoiatra e chirurgo oncologo della Clinica Fornaca e dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, è il primo italiano a ottenere il prestigioso incarico, che lo impegnerà fino al 2027.

Per la prima volta sarà un medico italiano, un torinese, a essere a capo della European Head and Neck Society, la Società Europea di Oncologia Cervico Cefalica: ne è stato infatti da poco eletto come Presidente Giovanni Succo, otorinolaringoiatra e chirurgo oncologo della Clinica Fornaca e direttore del Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

«Si tratta di un ruolo di grande responsabilità – afferma il professor Succo – che rende onore all’elevato livello scientifico di tutto il movimento oncologico italiano. Insieme agli altri membri del Board cercheremo di elevare ulteriormente il livello di integrazione clinica e scientifica di tutte le componenti della nostra Società».

La European Head and Neck Society, la Federazione Europea delle Società Nazionali di Oncologia di testa e collo a carattere rigorosamente multidisciplinare, comprende al suo interno tutte le figure specialistiche impegnate attivamente nel trattamento dei tumori di testa e collo: chirurghi (otorino-laringoiatri e maxillo-facciali), radio oncologi, oncologi medici, radiologi, patologi, nutrizionisti, oltre a tutte le figure professionali coinvolte nella delicata fase riabilitativa dopo i trattamenti. La Federazione è composta da 26 Società Nazionali, con affiliazioni anche di società extra europee, per un numero totale di oltre 2500 membri.

Organizzazione di corsi e congressi europei, anche in collaborazione con le Società Europee di Oncologia e Radioterapia oncologica, coordinamento del network europeo di chirurgia robotica, organizzazione ormai decennale della più importante campagna mondiale di prevenzione del cancro di testa e collo, iniziative nell’ambito delle ricerche sui big data e sull’applicazione della intelligenza artificiale in oncologia, radioterapia oncologica e chirurgia robotica: sono tante le attività riconducibili alla European Head and Neck Society, necessarie per prevenire e curare un tipo di tumore sempre più comune e in crescita dal punto di vista numerico.

I tumori di testa e collo rappresentano infatti un’importante percentuale di tutti i tumori solidi dell’organismo umano: sono il settimo cancro più comune in Europa, due volte più comune di quello del collo dell’utero e in Italia ogni anno ne sono diagnosticati più di 9000. I fattori di rischio più importanti sono il tabacco e l’alcol, ma è sempre più comune l’incidenza di tumori correlati alla pregressa infezione da alcuni ceppi di papillomavirus umano.

Il professor Giovanni Succo, con all’attivo oltre settemila interventi chirurgici della specialità come primo operatore e oltre 250 lavori scientifici, racconta anche l’importante evoluzione tecnologica del settore.

«Negli ultimi anni – spiega Succo – la sfida tecnologica biomedica sta vivacizzando il settore della Chirurgia, anche quella del distretto testa e collo, aprendo nuove frontiere e riducendo l’impatto sui pazienti, ad esempio in termini di trattamenti aggressivi. Ricordiamo infatti che il distretto testa e collo ha un’enorme valenza estetico-funzionale e quindi ai chirurghi specialisti tocca sempre più il compito di raffinare una già molto sviluppata sensibilità, avvalendosi al contempo di soluzioni avanzate e innovative. Tra queste sicuramente la visione in 3D offre un grande vantaggio. Questa tecnologia viene utilizzata direttamente dal chirurgo per vedere e operare in spazi molto ristretti, riducendo pertanto l’invasività degli interventi grazie all’esaltazione dei dettagli visivi e cromatici. Si tratta di una stimolante “sfida chirurgica” che permette di utilizzare il massimo della tecnologia visiva, compresa la realtà virtuale, per ridurre invasività e peso degli interventi chirurgici, preservandone la stessa efficacia curativa, di stimolare gli operatori a un passaggio progressivo verso forme di chirurgia avanzata, miniaturizzata, robotizzata, mantenendo ed esaltando il concetto della terapia personalizzata e ancora di lavorare mettendo al centro dell’attenzione malattia e persona che ne è affetta».

«Oltre alla tecnologia ottica, che in Clinica Fornaca è al top di gamma – continua il professor Succo –è stata affiancata la realtà virtuale: tale simulazione virtuale diventa, a tutti gli effetti, il momento strategico dell’operazione, perché da essa derivano la personalizzazione del materiale necessario per l’intervento nonché la scaletta dei tempi dello stesso. Questo vale anche per la Chirurgia oncologica del distretto testa e collo, settore in cui la Clinica vanta ottime équipe universitarie Otorinolaringoiatriche e Neurochirurgiche».