Rinoplastica, correggere il naso affidandosi a mani esperte


Con la rinoplastica mai più gobbe e punte larghe: il naso dice addio ai suoi difetti e viene rimodellato seguendo le caratteristiche del viso di chi si sottopone all’intervento. «Ma servono sempre chiara indicazione clinica e forte motivazione psicologica», assicura la dottoressa Maria Luisa Pozzuoli, chirurgo plastico della Clinica Fornaca. La rinoplastica è l’intervento che […]

Con la rinoplastica mai più gobbe e punte larghe: il naso dice addio ai suoi difetti e viene rimodellato seguendo le caratteristiche del viso di chi si sottopone all’intervento. «Ma servono sempre chiara indicazione clinica e forte motivazione psicologica», assicura la dottoressa Maria Luisa Pozzuoli, chirurgo plastico della Clinica Fornaca.

La rinoplastica è l’intervento che permette di rimodellare il naso: «È il più eseguito in assoluto dopo la mastoplastica additiva – spiega la dottoressa Maria Luisa Pozzuoli, chirurgo plastico della Clinica Fornaca, specialista in Chirurgia Maxillo Facciale e Master in Chirurgia Estetica -, ma va affidato a mani esperte perché ogni naso ha uno specifico difetto e ogni difetto va corretto con una specifica tecnica. Non è pensabile fare a tutti lo stesso intervento, perché in quel caso vedremo nasi tutti uguali».

Dottoressa Pozzuoli, in cosa consiste l’intervento di rinoplastica? Chi vi si sottopone?

«È l’intervento che consente di modificare la forma del naso, correggendo ad esempio gobbe importanti o punte larghe. Si parla di rinosettoplastica quando, in modo contestuale, viene corretta la parte funzionale del naso che denuncia una deviazione del setto nasale, congenita o di natura traumatica. Vi si sottopongono uomini e donne, il più delle volte compresi nella fascia di età che va dai 22 ai 35/40 anni di età e con un picco che riguarda chi ha un’età compresa tra i 22 e i 30 anni».

Perché una persona decide di rifarsi il naso? E perché decide di farlo quando è così giovane?

«Nella stragrande maggioranza dei casi il paziente arriva da me dicendo che con quel naso non ce la fa più. Che è stato preso in giro se non addirittura bullizzato per via del suo aspetto e che ha perciò deciso di cambiare. La richiesta di intervento chirurgico è l’acquisizione di una consapevolezza cresciuta nel corso del tempo e che da molti anni gli fa pensare a questo tipo di operazione».

C’è anche chi ricorre alla rinoplastica in età più matura?

«Sì, in maggioranza sono donne che hanno coltivato il sogno per una vita ma hanno dato la precedenza alla famiglia e ai figli. Raggiunti i 50 anni di età si concedono questo regalo».

Perché è così importante l’intervento di rinosettoplastica? È davvero necessario correggere un setto nasale deviato?

«Spesso il paziente è convinto di respirare bene ma la visita porta allo scoperto il meccanismo di compensazione che nasconde un’abitudine viziata, capace nel tempo di sviluppare otiti, ricorrenti sinusiti, faringiti, tonsilliti e, nel peggiore dei casi, importanti cisti del seno mascellare. Diventa allora necessario intervenire per permettere al paziente di tornare a respirare in modo corretto».

Il fatto che quello di rinoplastica sia un intervento molto diffuso non significa che sia banale: cosa deve sapere il paziente che intende eseguirlo?

«È un intervento che va eseguito in una struttura adeguata. L’assistenza infermieristica post operatoria è fondamentale: alla Clinica Fornaca tutti i pazienti vengono seguiti in massima sicurezza prima, durante e dopo l’intervento. È sufficiente una sola notte di ricovero, utile a tenere sotto controllo il paziente evitandogli lo stress di muoversi nelle ore successive all’operazione. Sono specialista in Chirurgia maxillo facciale e da quindici anni mi occupo di rinoplastica: ho maturato una tecnica di intervento molto rapida che evita gli ematomi post intervento e permette un recupero molto celere».

Quali sono i tempi di recupero complessivi?

«Dopo essere stato dimesso, il paziente porterà per circa una settimana un tutore sul naso che non gli impedirà di compiere la maggioranza delle normali attività quotidiane. Dopodiché, per ricavare il risultato definitivo in termini di di riduzione dell’edema e di assestamento dal punto di vista estetico e della respirazione servirà circa un anno, necessario a tessuti e cartilagini ossee del naso a riassestarsi nel modo giusto».

Quali sono in media le aspettative e le richieste del paziente che decide di sottoporsi a rinoplastica?

«Spesso al chirurgo viene chiesto di riprodurre il naso di un personaggio famoso. È tutt’altro che infrequente trovare un paziente che arriva in studio con la foto di un attore o di un cantante e la richiesta di avere il suo stesso naso. A me tocca spiegare che quel bel naso non funzionerà sul viso del paziente perché non si sposa con le sue caratteristiche, perché l’intervento di rinoplastica serve a eliminare i difetti ma non deve stravolgere le proporzioni del viso di chi vi si sottopone e perché il rischio finale sarebbe quello di ottenere un naso visibilmente posticcio. Il naso rifatto deve sposarsi perfettamente nel viso del paziente e renderlo più armonico affinché nessuno si accorga dell’intervento. Al paziente lo spiego con molta attenzione, tanto che utilizzo un programma speciale in 3D che con una precisione del 90 per cento fa vedere come sarà il naso finale. È importante preparare il paziente nel modo giusto, facendogli capire con ampio anticipo la portata dell’intervento e la natura del cambiamento che lo aspettano».

Insomma, rifarsi il naso non deve essere un capriccio ma un’esigenza fondata.

«Il chirurgo non deve dire di sì a tutti. Il chirurgo deve eseguire solo di fronte a una chiara indicazione clinica e una forte motivazione psicologica. L’intervento al naso non può perciò essere un capriccio: è un biglietto di sola andata dal quale non si può tornare indietro. Le protesi al seno possono essere impiantate e rimosse, la liposuzione non è per sempre in quanto il paziente potrà ingrassare e tornare come prima, il lifting ha una durata limitata nel tempo, ma il naso è a vita e chi decide di cambiarlo deve avere una personalità strutturata e sorretta da motivazioni solide».