Arriva l’estate, proteggiamo dal sole anche i nostri occhi


Sole e occhi: un’errata esposizione ai raggi solari può comportare pericoli anche molto seri, ammonisce il dottor Giovanni Lavia, oculista del Centro Laser della Clinica Fornaca. «Fin dall’età infantile è opportuno usare misure preventive in grado di allontanare la patologie legate al sole».   Occhi e sole: con l’estate in arrivo si rende più che […]

Sole e occhi: un’errata esposizione ai raggi solari può comportare pericoli anche molto seri, ammonisce il dottor Giovanni Lavia, oculista del Centro Laser della Clinica Fornaca. «Fin dall’età infantile è opportuno usare misure preventive in grado di allontanare la patologie legate al sole».

 

Occhi e sole: con l’estate in arrivo si rende più che mai necessario proteggersi dai pericoli legati a un’errata esposizione ai raggi solari. «Possono verificarsi in circostanze acute o essere il frutto di anni di comportamenti sbagliati, in ogni caso andrebbero prevenuti con azioni di sensibilizzazione fin dall’età scolare». Lo afferma il dottor Giovanni Lavia, oculista e presidente (assieme alla dottoressa Emma Amasio) del Centro Laser della Clinica Fornaca.

Dottor Lavia, il sole può rappresentare un rischio per i nostri occhi? Anche per quelli dei nostri bambini?

«Così come la pelle, anche gli occhi corrono molti pericoli se esposti in modo imprudente ai raggi solari. In estate, i bambini in particolare trascorrono intere giornate al mare o in montagna senza occhiali da sole e con il beneplacito dei genitori che sono evidentemente poco informati sui pericoli di questa condotta».

A danneggiare gli occhi possono essere i raggi solari: come agiscono?

«I raggi solari consistono in un insieme di particelle, denominate fotoni, che coprono lo spettro delle radiazioni visibili e non visibili: alle prime appartengono i raggi colorati, alle seconde i raggi infrarossi e ultravioletti. I raggi solari possono procurare molti danni: in particolare, la radiazione visibile HEV (viola-blu) possiede un’energia molto elevata e quando raggiunge la retina provoca reazioni fotossidative, causa potenziale di degenerazione maculare».

Quali sono le parti dell’occhio che rischiano di più?

«Le strutture dell’occhio più esposte (palpebre, congiuntiva e cornea) sono le prime a essere aggredite dall’eccessiva insolazione responsabile della cheratocongiuntivite attinica. Questa patologia comporta edema palpebrale, senso di corpo estraneo e visione offuscata ma, per fortuna, con un’adeguata terapia può guarire in breve tempo».

È assai più rara ma anche molto più pericolosa: che cos’è la retinopatia solare?

«Si riscontra nelle persone che, come avviene ad esempio durante le eclissi solari, hanno fissato il sole senza aver utilizzato le lenti adatte alle osservazioni astronomiche. In questo caso i fotorecettori vengono danneggiati in modo irreversibile e generano sulla retina una cicatrice che comporta una perdita del campo visivo in sede centrale».

Oltre a quelle che si verificano in circostanze acute, sono però ancora più numerose le patologie che si verificano a distanza di decenni di “esposizione sbagliata” al sole. Quali sono le principali?

«Sicuramente la cataratta, opacizzazione del cristallino molto frequente nelle persone che per motivi di lavoro hanno passato la loro vita all’aperto. Ma anche la degenerazione maculare senile (DMLE), dopo i 55 anni può essere dovuta a errati stili di vita che spesso comprendono il fumo e/o l’esposizione ai raggi solari. Bisogna inoltre ricordare i tumori benigni e maligni a carico delle palpebre (epiteliomi, basaliomi, carcinomi), della congiuntiva e della coroide (melanoma), tutti con incidenza più elevata in caso di eccessiva esposizione solare».

Come ci si difende dalle insidie del sole?

«Intanto utilizzando sempre adeguati occhiali da sole per proteggersi dai raggi UV e poi privilegiando un’alimentazione che comprenda vitamine e sali minerali, utili a combattere i radicali liberi. In estate, ad esempio, occorre prediligere frutta e verdura, ricche di antiossidanti come le vitamine A, C, E, luteina, zinco e selenio».

Quando bisogna invece rivolgersi all’oculista in modalità preventiva?

«Passati i 50 anni di età, alle persone a rischio di maculopatia (per familiarità, fumo ed esposizione prolungata al sole) è consigliato sottoporsi a visite oculistiche periodiche. Oggi, se diagnosticate precocemente e trattate in modo adeguato, molte maculopatie possono avere un’evoluzione favorevole. Nel dubbio di una patologia retinica, è inoltre consigliata l’esecuzione di un esame OCT (Tomografia ottica coerente), metodica non invasiva di imaging basata sull’interferometria che permette di ottenere scansioni della retina in tempo reale confermando o escludendo una compromissione della stessa».

Esame OCT che il Centro Laser della Clinica Fornaca può eseguire con una tecnologia molto avanzata.

«In Fornaca disponiamo di un moderno ed evoluto apparecchio OCT spectral domain: il “Cirrus 5000” della Zeiss, rapido, affidabile e dalle immagini facilmente interpretabili. In Clinica sono inoltre disponibili i farmaci più recenti (anticorpi monoclonali intravitreali) per la cura delle forme più severe di maculopatia».