Controllare il tavolo operatorio, i dispositivi elettromedicali, le luci e le lampade scialitiche, e tutti i parametri ambientali in un unico display, oltre a tutti i segnali video provenienti dalle varie sorgenti (amplificatore di brillanza, colonna laparoscopica, camere di artroscopia o sistemi robotizzati). Non solo: automatizzare tutte le procedure chirurgiche, le worklist operatorie e gli esami imaging ad alta risoluzione come radiografie, TAC, risonanze magnetiche e altre apparecchiature diagnostiche in un unico pannello. Tutto questo è possibile nella sala operatoria completamente digitalizzata e integrata della Clinica Fornaca, da sempre attenta alle possibilità che offre la tecnologia d’avanguardia.
“È una caratteristica della Fornaca – spiega il Direttore generale Margherita Patti -: essere attenti alle esigenze cliniche di chi frequenta la Clinica come paziente e come professionista: impegnarsi ogni anno a fornire nuovi strumenti in grado di armonizzare la tecnologia più avanzata con la professionalità dei medici e il percorso di cura destinato ai pazienti”.
Risale agli anni ’90 la rapidissima evoluzione delle sale operatorie integrate, proprio grazie alla digitalizzazione. Oggi, una sala operatoria integrata risponde all’obiettivo di ottimizzare l’efficienza e la collaborazione tra diverse discipline mediche coinvolte nell’intervento chirurgico, facilitando la comunicazione e la condivisione di informazioni tra i professionisti coinvolti.
“L’implementazione della sala, che ha mosso i primi passi a inizio anno, va a migliorare il comfort di lavoro dell’équipe chirurgica: attraverso touch screen e pareti a schermi ad altissima risoluzione l’esterno e l’interno della sala sono collegati tutto al fine di migliorare i risultati clinici e al contempo di ridurre i flussi in entrata e in uscita dall’ambiente operatorio sterile. Inoltre tutto il sistema è caratterizzato da tecnologia digitale 4K che garantisce una visualizzazione di massima precisione e all’avanguardia” spiega Luca Seidita, responsabile del Servizio di Ingegneria Clinica di Fornaca.
“Si tratta di una sala operatoria che risponde a standard di altissima tecnologia – aggiunge Margherita Patti – presente attualmente in poche realtà ospedaliere sul territorio nazionale, e progettata per massimizzare l’efficienza in campo chirurgico, favorire lo scambio di informazioni e l’apprendimento per i chirurghi in formazione, in linea con lo spirito e i valori che Fornaca esprime”.
“L’implementazione della sala operatoria integrata fa parte delle azioni che Fornaca intende svolgere nell’anno per migliorare la qualità clinica generale della struttura, avendo come fulcro principale la maggiore sicurezza per i nostri pazienti – aggiunge la dott.ssa Renata Ranieri, Direttore sanitario della Clinica Fornaca –, rendendo al contempo più agevole il lavoro dei nostri medici e dei nostri infermieri”.
All’interno della sala, i display touch screen, montati su un braccio della scialitica, regolano l’interazione tra il personale medico e infermieristico con tutte le funzionalità del sistema. Tutto avviene con interfacce software semplici e immediate. Su questo sistema si innestano varie funzionalità come la regia video (con cui è possibile gestire tutte le sorgenti video presenti in sala), il device manager (con cui si controllano i dispositivi elettromedicali), il collegamento al sistema informatico, la worklist operatoria oltre al monitoraggio dei parametri vitali del paziente.
Tutto è collegato alla parete multimediale, un sistema di monitor alla massima definizione e di largo formato che permette di visualizzare ogni immagine o flusso video interno o esterno la sala. Inoltre, è possibile registrare o inviare in streaming tutto ciò che avviene in sala operatoria per scopi didattici e formativi, in modo più efficace.
“Per far evolvere una sala operatoria tradizionale in una digitale è stato necessario un percorso per step: abbiamo analizzato le tecnologie e gli strumenti già presenti in sala operatoria, definito le specifiche esigenze della nuova sala in base agli obiettivi desiderati, come ad esempio l’implementazione di imaging intraoperatorio avanzato, navigazione chirurgica digitale o altre tecnologie specifiche”, spiega Luca Sedita. “Ma il passaggio fondamentale è stato il coinvolgimento degli specialisti e del personale infermieristico di sala per valutare insieme le esigenze di quello spazio, accompagnandoli poi in un percorso di formazione dedicato”. “Oggi tutto è digitale – conclude Margherita Patti – ma il fattore umano non è rinunciabile, tantomeno in un luogo di cura come la Clinica Fornaca”.