Via ai lavori per il restauro conservativo del “Casotto del Portinaio”


È il fabbricato che ospita il centralino della Clinica e che verrà riportato a com’era in origine, recuperando gli affreschi e i giochi di colore realizzati a fine 1800 dall’architetto Carlo Ceppi. Verrà restaurata anche l’intera cinta della Clinica e rifatta parte della pavimentazione esterna.   Dallo scorso 11 aprile l’ingresso della Clinica Fornaca si […]

È il fabbricato che ospita il centralino della Clinica e che verrà riportato a com’era in origine, recuperando gli affreschi e i giochi di colore realizzati a fine 1800 dall’architetto Carlo Ceppi.
Verrà restaurata anche l’intera cinta della Clinica e rifatta parte della pavimentazione esterna.

 

Dallo scorso 11 aprile l’ingresso della Clinica Fornaca si è spostato di qualche metro in direzione del monumento a Vittorio Emanuele II. Si tratta di un trasferimento provvisorio, necessario per la realizzazione di una serie di lavori che a cavallo dell’estate prossima cambieranno l’aspetto dell’ingresso alla Clinica e restituiranno alla città di Torino un importante pezzo di patrimonio culturale.

«È stato avviato il restauro conservativo del cosiddetto “Casotto del portinaio”, edificio oggi adibito a centralino della Clinica – conferma l’architetto Renzo Delbosco, responsabile dell’Ufficio tecnico della Fornaca -. L’esterno verrà riportato così com’era in origine, le facciate e il sottoportico vedranno recuperare gli affreschi e i giochi di colore originari. Il restauro riguarderà anche il soffitto a cassettoni ligneo e alcune decorazioni monocrome dipinte all’altezza del primo piano sulle quali campeggia lo scudo riportante la sigla “MC”, le iniziali del senatore Michele Chiesa che fece costruire la villa negli anni ‘80 del XIX secolo».

Il Casotto del portinaio è stato realizzato dall’architetto Carlo Ceppi, lo stesso che ha progettato la facciata della stazione ferroviaria di Porta Nuova, la Fontana dei Dodici Mesi nonché alcuni tra i Palazzi più prestigiosi di Torino. L’interno del fabbricato verrà completamente rifatto e, in virtù di un progetto di design affidato allo studio “FTA” (Filippo Taidelli Architetto) di Milano, apparirà completamente trasformato.

Ma i lavori estivi della Fornaca non riguarderanno solo il centralino: «Verrà realizzata la nuova pavimentazione esterna che dal sottoportico condurrà fino all’ingresso del Padiglione A, dove non ci sarà più l’asfalto che verrà sostituito dalla Pietra di Luserna – prosegue l’architetto Delbosco -. Inoltre, tra qualche settimana comincerà il restauro conservativo dell’intera cinta muraria e metallica della Clinica, anch’essa riportata alla sua forma d’origine».

Il nuovo centralino della Clinica Fornaca sarà pronto per la prima metà di settembre, così come la nuova pavimentazione. Poche settimane dopo dovrebbero invece concludersi i lavori della cinta della Clinica. Assieme al profondo restyling che attende il Padiglione C della Clinica si tratterà di un altro importante passo nella storia della Fornaca e dell’edificio che la ospita.

Il recupero e la valorizzazione della storia del Villino Chiesa della Clinica Fornaca è stato possibile grazie al prezioso lavoro di studio e documentazione portato avanti dalla dottoressa Carlotta Venegoni – storica dell’arte e giornalista pubblicista – pubblicato dalla prestigiosa rivista “Studi Piemontesi” (dicembre 2013, vol. XLII, fasc. 2).