Per la Clinica Fornaca è stato un 2017 di grandi novità e ottimi risultati


Per la Clinica Fornaca, i fiori all’occhiello dell’anno appena concluso sono il nuovo reparto di Chirurgia ambulatoriale complessa ed Endoscopia digestiva, le implementazioni in campo tecnologico e informatico, i lavori di restyling e la crescita del CDF: «Per medici e pazienti, la Clinica riveste oggi un ruolo di riferimento anche al di fuori dei confini […]

Per la Clinica Fornaca, i fiori all’occhiello dell’anno appena concluso sono il nuovo reparto di Chirurgia ambulatoriale complessa ed Endoscopia digestiva, le implementazioni in campo tecnologico e informatico, i lavori di restyling e la crescita del CDF: «Per medici e pazienti, la Clinica riveste oggi un ruolo di riferimento anche al di fuori dei confini regionali», afferma il Direttore generale, Margherita Patti.

«Nel corso del 2017 appena concluso, la Clinica Fornaca ha raggiunto e superato tutti gli obiettivi fissati a inizio anno, confermandosi punto di riferimento importante per Torino e l’intero Piemonte nonché meta ambita anche a livello nazionale, come testimoniano i moltissimi pazienti giunti da altre regioni italiane per essere curati e avere a disposizione l’assistenza e tutti gli standard caratteristici della Clinica». 

Margherita Patti, Direttore generale della Clinica Fornaca, esprime soddisfazione per l’anno messo in archivio e lo racconta partendo dall’avvio del nuovo reparto integrato di Chirurgia ambulatoriale complessa ed Endoscopia digestiva al terzo piano del Padiglione C: due sale chirurgiche da 25 metri quadri l’una, tre grandi sale di osservazione attrezzate per le degenze brevi e un ambulatorio a disposizione di tutto il reparto. «È stato da subito molto apprezzato da medici e pazienti – fa notare il Direttore generale – e già oggi rappresenta un prototipo organizzativo, diventato oggetto di studio anche al di fuori dei confini regionali». Del nuovo reparto, Margherita Patti sottolinea in particolare il comfort riservato ai pazienti sottoposti a chirurgia ambulatoriale: «Assieme alla riconosciuta professionalità del personale medico e assistenziale – afferma -, trovano un ambiente accogliente e rilassato, molto diverso dai classici ambulatori medicalizzati». Una serenità alla quale fanno da sostegno le grandi eccellenze in campo endoscopico e di imaging che pongono oggi la Clinica Fornaca ai primissimi posti in Italia per qualità e volumi di attività.

Altrettanto positiva è stata l’affermazione registrata nel 2017 dal Centro Diagnostico Fornaca: «Il livello attuale del CDF è pari, se non addirittura superiore, a quello dei principali ambulatori cittadini – commenta il Direttore generale -. Lo scorso anno s’è ulteriormente ampliato il numero di medici e specialità a disposizione dei pazienti, confermando così la bontà dell’intuizione avuta qualche anno fa con la creazione del Centro».

L’anno da poco concluso ha inoltre segnato la partenza di una serie di importanti lavori di restyling: «Il piano seminterrato è stato dotato di nuovi spogliatoi, più ampi e funzionali all’attività sempre crescente della Clinica – conferma Margherita Patti -. Nella stessa area, a ridosso del blocco operatorio principale, sono stati invece individuati due grandi locali destinati a ospitare tutte le strumentazioni utilizzate in sala operatoria». Si tratta di lavori strutturali piuttosto complessi che si completeranno tra la prossima estate e le prossime vacanze di Natale, quando la riduzione delle attività consentirà di intervenire senza arrecare alcun tipo di disagio ai pazienti.

Per la Clinica Fornaca, il 2017 ha segnato importanti punti a favore anche in ambito informatico e tecnologico: «Laboratorio analisi, Anatomia patologica ed Endoscopia digestiva si sono dotati di moderni strumenti che consentono oggi la rapida condivisione di informazioni tra i medici in reparto e in ambulatorio – assicura il Direttore generale -. In campo tecnologico, oltre alla dotazione d’avanguardia che ha caratterizzato il nuovo reparto, mi va di ricordare il microscopio operatorio Kinevo Zeiss 900 che la Clinica, prima tra le strutture private italiane e prima in assoluto in Piemonte, ha messo a disposizione dei propri chirurghi nonché l’adozione dell’ecografo Epiq 7 Philips che, in alcune discipline come Reumatologia o Chirurgia della mano, ha consentito di raggiungere una definizione di immagini senza eguali, con dettagli anatomici e funzionali in precedenza non identificabili». Da non trascurare, infine, l’aver messo a disposizione dei pazienti la possibilità di scaricare a casa con comodità la propria cartella clinica: «Quest’anno ci concentreremo invece sulla cartella clinica elettronica, un ulteriore passo avanti in termini di precisione ed efficienza», sottolinea.

«Per il 2018 puntiamo su un ulteriore sviluppo di tutti gli interventi già in atto – conclude il Direttore generale, Margherita Patti -. Nel corso della prossima estate verranno conclusi i lavori al Padiglione C della Clinica, dove anche il secondo piano sarà interamente risistemato e portato allo stesso livello funzionale ed estetico degli altri reparti. Accogliere tutti i pazienti della Fornaca con standard omogenei anche in termini estetici e di qualità è uno degli obiettivi che ci poniamo per l’anno da poco cominciato: nel panorama sanitario regionale e nazionale, in continua trasformazione, la nostra Clinica ha maturato caratteristiche e conquistato spazi che, continuando a lavorare in questo modo, saranno capaci di resistere nel tempo».